Hiroshima: la città della Pace
Come una città può rinascere dalle ceneri? Se vi troverete a passare da Hiroshima darete risposta a questa domanda! Annientata durante la seconda guerra mondiale, ora risplende florida e verde. Noi l’abbiamo vista durante l’hanami, a primavera, con i mandorli in fiore. E prospera la pace.

Hanami a Hiroshima
Di quel 6 agosto del 1945 rimane come simbolo della memoria la Cupola della Bomba Atomica (A-Bomb Dome), un’edificio rimasto in piedi sino ai giorni nostri. Si trova a ridosso del fiume, dalla parte opposta al Parco della Pace. Ci siamo trovati a passeggiare all’interno di questo parco, vedendo tanti giapponesi raccolti sotto gli alberi di mandorlo festeggiando la primavera, sorseggiando birra e mangiando sushi. Anche noi troviamo il nostro albero di mandorlo in fiore e ci sediamo sotto di esso, con la leggera ombra dei suoi rami. Ma il sole è molto forte in questa giornata, una splendida e calda giornata giapponese. Tiriamo fuori il nostro bento e consumiamo il nostro sushi. Siamo di fianco il fiume e ammiriamo tutta la bellezza della natura e sentiamo l’eco della pace che questo luogo trasmette. Un vero senso di armonia e dolcezza.

Parco della Pace
Questo parco è pieno di motivi a ricordo di quel terribile episodio della seconda guerra mondiale. Tra i tanti, c’é il Monumento per la Pace dei Bambini che commemora una bimba giapponese, Sadako Sasaki, che visse all’epoca della bomba e successivamente si ammalò di leucemia. Durante la malattia realizzò tanti origami a forma di gru, poiché la gru in Giappone è simbolo di longevità e felicità, Sadako cercò di realizzarne mille, convinta che se fosse riuscita nell’obiettivo sarebbe guarita. Purtroppo morì prima di raggiungere questa impresa, che fu poi completata dai suoi compagni di classe.

Origami di Sadako Sasaki
Sempre all’interno del Parco, c’è la Sala Nazionale della Pace di Hiroshima per le Vittime della Bomba Atomica, un vialetto circolare che conduce ad una sala sotterranea. Al centro di questa sala c’è una fontana la cui forma rappresenta l’ora in cui fu sganciata la bomba. Questa sala è stata progettata dal celebre architetto Tange Kenzo, maestro anche del Museo della Pace, del cenotafio e della Fiamma Eterna.

Porto di Hiroshima
Essendo Hiroshima una città molto vivace ed energica, ci addentriamo al suo interno, dove in serata ci troviamo a passare presso una piazzetta con allestito un palco, dove si esibiscono tanti giovani ragazzi con canti e danze coreografiche. Assistiamo a queste esibizioni, una più particolare dell’altra e poi andiamo via cercando un posto dove poter mangiare. Una specialità tipica di Hiroshima è l’okonomiyaki, un piatto tipo frittata composto da pastella mescolata a cavolo sminuzzato, verdure e pesce o carne o altro e cotta su piastra. Entriamo in un rinomato posto dove preparano questa specialità, un edificio di tre piani. Prendiamo l’ascensore, saliamo su uno di questi piani e una volta aperta la porta, ci ritroviamo subito all’interno di questi chioschi. Vediamo enormi piastre che fanno quasi da bancone, su cui si affacciano gli avventori dei chioschi, tutti attorno sugli sgabelli. Sbigottiti guardiamo quest’arte culinaria nel preparare questo piatto. Un mescolare di spezie, apertura di uova e giravolte di okonomiyaki. Uno spettacolo. Buonissimo!
Il giorno dopo, vicino il Parco della Pace prendiamo il traghetto che porta all’isolotto di Miyajima. E’ qui che si trova il famoso torii fluttuante, rosso vermiglio, portale d’ingresso al santuario scintoista Itsukushima-jinja. Con l’alta marea, il torii sembra fluttuare sull’acqua.

Itsukushima Shrine
Si può passare una bellissima giornata qui, passeggiando tra i vari templi, padiglioni e pagode, assaporando anche delle buonissime ostriche grigliate. Un’escursione particolare è quella che sale sulla collina nei pressi dell’Itsukushima-jinja e porta al Senjo-kaku, un padiglione del XV secolo, dove di fronte si trova una pagoda del XIV secolo a cinque piani, decorata di vivaci colori. Su questa collina si può ammirare un bellissimo panorama, nella vastità dei mandorli in fiore.
Hiroshima è un luogo che ci rimane nel cuore. E siamo riusciti ad assaporarne l’essenza più intima.